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Fabio Giovannini

Fabio Giovannini è nato a Roma nel settembre del 1964. Vive dal 2006 in Umbria con la famiglia e dal 2015 insegna Filosofia e Storia nei licei.



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«Nella storia dell’umanità, sin dai tempi più antichi, trovare un tesoro è sempre stato un sogno, un miraggio, fino a diventare, a volte, una feroce ossessione.»

Un viaggio fra i tesori sepolti nel sottosuolo di Roma, un itinerario attraverso il tempo che si apre con le leggende medievali, passa per i ritrovamenti di epoca umbertina, fino ad arrivare alle più recenti scoperte.

Monete d’oro accumulate durante le invasioni, nascondigli dimenticati, seppellimenti rituali e tombe misteriose sono stati l’oggetto del desiderio di cercatori incalliti ma anche di criminali senza scrupoli le cui ricerche affannose dimostrano come la realtà può essere più affascinante e misteriosa di qualsiasi fantasia.

Mappe dei singoli quartieri, cartine storiche e fotografie permettono di localizzare i tesori rinvenuti e quelli che, probabilmente, si nascondono ancora sotto i palazzi e i monumenti della città.


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«La morte sembra nata a Roma» diceva Chateaubriand. «Vi si respira un'aria velenosa e magica – scriveva Sartre – come se non si fosse mai decomposta completamente, come se non la si fosse mai lasciata morire.» 

Nel corso dei tremila anni della sua storia, la città di Roma è stata teatro di delitti, crimini e drammi che hanno insanguinato le sue strade, i suoi palazzi, le sue rovine.

Dall'uccisione di Remo alle fosse comuni dell'Esquilino, dai sacrifici umani nel Tevere alla morte di papa Luciani, dai roghi di streghe sul Campidoglio alle spie naziste nella Roma occupata, dal collezionista di ossa della Magliana al delitto Pasolini: una storia insolita della Città Eterna che ne ricostruisce le vicende più angosciose e crudeli, intrise di dolore, ignoranza e morte.

Un viaggio tra segreti criminali e verità inconfessabili, tra congiure e complotti, seguendo vicende giudiziarie che talvolta si trascinano fino ai giorni nostri.

Prima di diventare insegnante ha lavorato per vent'anni come archeologo e, soprattutto, come antropologo fisico. Il suo percorso di studi è iniziato con la laurea in Antichità medievali a “La Sapienza” di Roma, cui è seguita la specializzazione in Archeologia e infine il perfezionamento in Biologia umana, conseguito nella Facoltà di Scienze Naturali. Prima della laurea, ha trascorso un anno a Parigi come studente Erasmus, iscritto alla Facoltà di Scienze Umane all'Università di Paris X-Nanterre. Tra le varie campagne di scavo condotte in tutta Italia, le più significative sono state quelle in Lombardia e in Alto Adige, dove ha avuto la fortuna di vivere per diversi anni. All'attività di scavo ha sempre alternato quella di laboratorio, incentrata su analisi di ossa umane e animali, pubblicando i risultati dei suoi studi in saggi individuali e collettivi su molte riviste scientifiche. Tra le pubblicazioni archeologiche la più importante è la tesi di specializzazione sulla mortalità infantile in età medievale pubblicata a Oxford, nel 2001, da un editore universitario. A partire dal 2010 ha iniziato a scrivere libri per un pubblico più ampio, ma sempre riferiti al mondo dell'archeologia e della storia: "I tesori nascosti di Roma. La millenaria caccia alle ricchezze sepolte” (Mursia, 2010) e “Roma criminale e misteriosa. Delitti e segreti da Romolo alla banda della Magliana” (Mursia, 2012). Attraverso questi libri, ha forse iniziato ad unire l'amore per la storia con il desiderio di raccontare. Quando, nel 2012, ha deciso di lasciare il mondo dell'archeologia - sempre più difficile da conciliare con l'avanzare dell'età e le esigenze della famiglia – si è risvegliato l'interesse per la narrativa, cui si dedica da alcuni anni.

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fabiogiov@infinito.it